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Secondo l'eurodeputato Christian Ehler, lo European Innovation Council (EIC) dovrebbe essere più indipendente dalla Commissione europea e avere la libertà di effettuare maggiori investimenti nelle start-up.

L'EIC è stato fondato nel 2021 all'interno di Horizon Europe, con un budget di € 10.000.000.000 per le imprese ad alto contenuto di innovazione nelle fasi iniziali, così da permettere il loro sviluppo tramite l'attrazione di capitali di rischio.

Nonostante i problemi iniziali nell'erogazione dei fondi alle start up, l'attuale gestione della Banca europea per gli investimenti e l'affidamento a un gestore esterno hanno conferito all'EIC maggiore rapidità procedurale e flessibilità davanti all'incredibile ammontare di domande di fondi.

Riconoscendo il ruolo dell'EIC a favore della transizione sostenibile e dell'innovazione e nonostante le divergenze esistenti, la Commissione UE intende affidare ad esso ulteriori € 2.600.000.000 nel contesto della nuova Piattaforma delle tecnologie strategiche per l'Europa (STEP) e aumentare l'investimento massimo per singola impresa a € 50.000.000.

Ehler, che è il relatore del Parlamento per STEP, sostiene la proposta, ma dubita che gli Stati membri saranno altrettanto propensi a dare ulteriori fondi all'EIC. L'integrazione completa prevede 500 milioni di euro di denaro "fresco" e 2,13 miliardi di euro da prelevare da altri settori di Horizon Europe e da fondi di ricerca inutilizzati. Non sarà facile convincere i governi dell'UE.

Un altro fattore che gioca a sfavore dell'EIC è l'attuale mancanza di un commissario per la ricerca e l'innovazione che si occupi di questo settore: il sostituto di Mariya Gabriel, Iliana Ivanova, non dovrebbe assumere l'incarico prima di settembre.

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Unione Europea