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Gli Stati membri UE hanno istituito una speciale task force che, stando ad indiscrezioni riportate da Science|Business, ha già prodotto una prima bozza di parere sul Framework Programme 10 (FP10).

Nella bozza, che sarà pubblicata entro giugno 2024, vengono riaffermati i principi alla base di Horizon Europe, tra cui la promozione della scienza aperta, della libertà accademica, della collaborazione internazionale "senza rischi" e della ricerca eccellente.

Tuttavia, si chiede che il 10° PQ attui meglio le sinergie con altri flussi di finanziamento, ad esempio i fondi strutturali dell'UE, che le procedure di richiesta di finanziamento siano più semplificate e che vi sia un maggiore equilibrio tra il sostegno alla ricerca fondamentale e l'innovazione vicina al mercato.

La task force è parte dello European Research Area and Innovation Committee (ERAC) e comprende rappresentanti degli Stati membri e membri della Commissione europea. Il gruppo si riunirà regolarmente per redigere una relazione sulla visione del 10° PQ, che sarà pubblicata entro giugno 2024. 

A settembre di quest’anno vari stakeholders sono stati invitati a incontrare la task force per condividere le loro idee per il FP10.

FP10: rivoluzione o evoluzione?

Alla riunione di settembre, e più in generale nella comunità della ricerca e dell'innovazione, si è discusso se il prossimo programma quadro debba essere completamente rivisto o solo modificato.

La Commissione europea sta attualmente riunendo un gruppo di esperti (alcuni lo chiamano il nuovo gruppo Lamy, dal nome di Pascal Lamy che fu a capo del gruppo di esperti che collaborò con la Commissione europea nella definizione di Horizon Europe), che fornirà un rapporto indipendente su come dovrebbe essere il prossimo programma quadro. È probabile che il gruppo preveda un rinnovamento più radicale rispetto al compromesso che gli Stati membri raggiungeranno in sede ERAC.

Sicuramente tra i temi più discussi ci sono: il bilancio, che dovrebbe essere sufficientemente ambizioso per affrontare le sfide future; l'apertura del programma, da soppesare rispetto al concetto dell'autonomia strategica; e l'equilibrio tra la ricerca orientata alle politiche e la scienza per il bene della scienza.

Altro tema di confronto è quello delle sinergie, dove più che in altri casi, si rende necessario un cambiamento culturale più profondo rispetto a quanto già fatto.

Area
Unione Europea